Cos’è la Grotta dell’Arco di Bellegra

Una cavità naturale, abitata dall’ età del ferro, poi come tempio votivo in età arcaica ed infine come mola per la macina del grano, nel secolo scorso.

La grotta dell’Arco di Bellegra ha una storia plurimillenaria non solo da un punto di vista geologico. La grotta infatti è un emissario di un antico lago, Il pantano di Roiate, dove l’acqua lentamente ha costruito, con infinita pazienza, le sculture naturali che la caratterizzano.
Ma il suo più grande valore aggiunto, è costituito dalla storia dell’uomo, che si va a sovrapporre a quella naturale.
Essa infatti venne utilizzata dai primitivi come rifugio e riparo. Testimonianza di questo sono le epigrafi con disegni di ominidi intenti a cacciare, che si possono ammirare nel percorso di visita.
La grotta poi diventà, grazie ad un pozzo votivo, un santuario di ex voto che, ancora oggi, vengono rinvenuti nel corso delle visite (percorso Speleo Turistico).

Una storia intrigante. La grotta nel periodo medieoevale, grazie alla sua facile accessibilità, venne utilizzata per prelevare il calcare e  fare la calce, utile alla costruzione di edifici. Successivamente, in tempi recenti, grazie alla sua risorgenza e al suo fiume sotterraneo, attivo per buona parte del periodo invernale, venne utilizzata come mola, per la macina del grano. Abbandonata con l’elettrificazione della zona, nei primi anni del ‘900, restò abbandonata finchè il Comune di Bellegra, grazie ad un ambizioso progetto, la valorizzò realizzando la passarella che ancora oggi viene utilizzata per le visite del Percorso Turistico.
La grotta dell’Arco di Bellegra è gestita da Sotterranei di Roma dal 2017.

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